Ci siamo chiesti cosa diremmo se avessimo la possibilità di parlare ai noi stessi di quando ci trovavamo al vostro posto: qui, le nostre risposte.
Non di studiare meglio, nè di rinunciare a qualche momento di serenità in piu, nè di essere maggiormente realisti.
Ognuno di noi ha affrontato – e affronta – questo percorso a modo suo, in tempi scanditi da ritmi diversi, senza per questo rimanere indietro.
Dal nostro personale punto del percorso, ecco a voi:
Domani entrerete in silenzio, con il cuore che batte un pò più forte, che custodisce il più grande dei vostri sogni. Qualunque sarà l’esito,
sappiate che il cammino della cura inizia molto prima della professione, inizia proprio qui, nel vostro desiderio di provarci.
Luana, secondo anno Medicina e Chirurgia
Domani é il vostro grande giorno: avrete finalmente la possibilità di far valere tutti gli sforzi e la fatica che avete messo per inseguire il vostro sogno.
So che per molti questa nuova modalità è frustante, ma dovete pensare che é l’unico modo per provarci.
Quindi respirate, restate concentrati e ricordatevi che valete più di un test.
Vedrete che andrà bene.
Buona fortuna a tutti💚🍀
Monica, secondo anno Medicina e Chirurgia
Ricordate che nessun risultato definisce il vostro valore: ogni esperienza, anche quando sembra difficile, vi fa crescere e vi porta più vicini a ciò che desiderate davvero. Non è una gara contro gli altri, ma un percorso personale, e ognuno di noi è perfettamente in tempo con il proprio cammino.
In bocca al lupo!
Francesco, quinto anno MEDIT
Siate fieri di voi, anche se non sapete come andrà il test domani: avrete avuto comunque la tenacia e grinta di affrontare questo momento.
Siete arrivati fin qui.
Adriano, terzo anno Medicina e Chirurgia
Continuate a credere nel vostro valore, anche quando è faticoso, anche quando il peso sembra troppo. La medicina non è solo una professione: è un atto continuo di coraggio. Significa affrontare situazioni difficili, prendere decisioni complesse, sostenere chi soffre e farsi carico di responsabilità immense, e farlo con umanità. Ci saranno giorni luminosi in cui vi sentirete invincibili, e giorni in cui la fatica peserà più di quanto avreste immaginato. È normale. Fa parte del percorso. In quei momenti ricordate perché avete iniziato: un sogno, un desiderio di aiutare o anche solo la curiosità di comprendere come funzioni la vita stessa.
Ma, soprattutto, ricordatevi che non è un singolo giorno a definire il vostro valore, ma il percorso, l’impegno e la passione che avete messo in ogni passo fino a qui. Credete in voi stessi, perché state scegliendo un percorso che richiede coraggio, dedizione e umiltà.
Rosario, specializzando in Anestesia e Rianimazione
Cari/e ragazzi/e,
arrivati a questo punto posso solo invitarvi ad entrare in in aula come entrano i veri combattenti: con la testa alta e la voglia di farcela, di vincere, di dimostrare di meritare quello per cui avete faticato. Portate la vostra storia, portate il coraggio di chi entra in aula non per dimostrare qualcosa agli altri, ma a se stesso. Siate fieri di voi. E andate a prendervi questo traguardo.
Noi siamo con voi, dall’inizio alla fine, prima e dopo l’esame🫀
Irene, secondo anno MEDIT
È vero: questi esami non sono affatto quelli che vi sareste aspettati. Eppure proprio domani avrete l’occasione di trasformare tutta la fatica, la rabbia e lo stress di questi mesi in energia pura, da mettere dentro ogni risposta, ogni minuto, ogni prova. Non lasciate spazio al panico: avete studiato come nessun’altra matricola prima di voi.
Adesso, andate a prendervi quel camice. ❤️
Simone, terzo anno Medicina e Chirurgia
Ogni tanto ancora non realizzo di esserci riuscita davvero. Quando dicevo di voler studiare medicina, mi sentivo dire “Medicina? Sei sicura? Lo sai che si studia tanto??” Eppure, non ho mai pensato che la mia vita dovesse essere solo libri, e così tuttora.
Ho studiato con l’ansia addosso, sempre demoralizzata a pensare di voler mollare…Ma mi sono superata, soprattutto mentalmente, perché ho creduto in me più di chiunque altro. Credeteci e studiate, sì, ma soprattutto tirate fuori i denti.
Perché se io ce l’ho fatta, anche voi potete.
Farah, secondo anno Medicina e Chirurgia
Volevo solo ricordarvi che questo giorno non determina chi siete o chi sarete. Troppo spesso diamo troppa importanza ad un singolo evento/giorno, ma non è questo che rappresenta chi siamo. Il sogno può sembrar lontano e in alcuni momenti difficilissimo, ma non mollate, perché l’università è semplicemente un percorso che volete fare, ma che non determina la vostra vita. Ricordatevi di godervi ogni singolo momento, che tutto ciò non è una gara e che ognuno ha i propri tempi.
Francesco, fuori corso Medicina e Chirurgia
E un in bocca al lupo va a tutti voi che col cuore pieno di sogni e speranze, state per sedervi dietro un banco per scrivere il vostro futuro.
È un giorno importante, l’ultimo passo in questo cammino di preparazione e il primo verso il vostro percorso universitario.
Non lasciatevi intimorire, siate lucidi, credete nelle vostre potenzialità e abbiate fiducia in voi stessi.
Come voi ora, anni fa mi trovavo in un’aula insieme a centinaia di altri ragazzi, speranzosa di entrare a medicina. L’unica cosa che mi sento di consigliarvi è: non smettete mai di sognare.
Elisa, quarto anno Medicina e Chirurgia
In questo periodo ho avuto l’opportunità di preparare alcuni studenti al test, e questo mi ha permesso di vivere da vicino i vostri stati d’animo: la pressione, l’ansia, ma soprattutto la determinazione con cui avete continuato a studiare e a credere nel vostro sogno. Voglio quindi farvi un grande in bocca al lupo e invitarvi a vivere il test con lucidità e coraggio: è solo l’inizio del vostro cammino universitario e di vita.
Qualunque sarà il risultato, non abbattetevi. Sappiate che ci sarà sempre qualcuno un po’ più grande di voi, come me, pronto ad accogliervi e a sostenervi in questo percorso.
Andrea, quarto anno Medicina e Chirurgia
Cari futuri colleghi e colleghe, questo è per voi un momento speciale: per chi riuscirà a superare questo ostacolo, sarà un giorno da incorniciare; per chi purtroppo dovrà riprovare la prossima, sarà una giornata dalla quale prendere tanti insegnamenti. In qualunque caso, siate fieri di voi per essere lì, con coraggio, ad affrontare questa esperienza. Fieri, felici e sereni nel farlo. Nessuno dice che è facile, anzi, ma sicuramente non è impossibile ed è alla portata delle vostre capacità: mettetele sul campo e date il massimo di voi stessi. Ringratevi, domani, così come nei piccoli progressi che costruiranno la vostra persona.
Giuseppe, terzo anno Medicina e Chirurgia
Il periodo universitario è stato il più bello, intenso e formativo della mia vita.
Perché vissuto non solo per imparare sui libri, ma anche dalle persone che mi circordavano, dagli stimoli che ho colto, dalle occasioni che quel mondo mi ha offerto.
E che oggi, da medico specializzando, mi hanno regalato un bagaglio immenso che mi guida e mi aiuta tuttora.
Siate curiosi, lasciatevi coinvolgere, fate quel salto nel buio, correte a perdifiato. Ne varrà la pena.
Giacomo, specializzando in Pediatria
Sono entrato dopo il terzo tentativo. Per questo, ciò che invito a fare è di continuare a provarci, di non demordere.
Josef, secondo anno Medicina e Chirurgia
Qualunque sia il risultato, avete dimostrato di aver quel coraggio capace di condurvi lontano. Siate dolci con voi stessi, lasciando che la vostra dedizione vi preceda. Già il vostro impegno parla per voi e continuerà a guidarvi ben oltre l’esito di una singola giornata.
Federico, terzo anno Odontoiatria e Protesi Dentaria
Ho pensato molto a cosa scrivere: a cosa riattraversare della mia esperienza, a cosa provare a lasciare di mio a chi questa strada non l’ha ancora intrapresa ma si sta impegnando per farlo, e a quale consiglio trasmettere di conseguenza.
Mi ricordo però che, quando ero al vostro posto, i consigli non sapevo seguirli, ne volevo ascoltarli.
Allo stesso tempo, ricordo anche delle righe che mi trovai a leggere casualmente in quei giorni, e quanto queste si allineassero con la mia idea di vita piena, tanto da accompagnarmi tuttora:
“L’entusiasta è un infaticabile sognatore, un inventore di progetti, un creatore di possibilità, che contagia gli altri con i suoi sogni. Non è cieco, non è incosciente. Sa che ci sono difficoltà, ostacoli talvolta insolubili. Sa che su dieci iniziative nove falliscono. Ma non si abbatte. Ricomincia da capo, si rinnova. La sua mente è fertile. Cerca continuamente strade, sentieri alternativi. E’ un creatore di possibilità.”
Ed è proprio questo il presupposto – e al tempo stesso l’obiettivo – della nostra lettera, per chi la sta leggendo così come per chi l’ha scritta: l’entusiasmo è una cosa contagiosa. E vale la pena ricordarlo.
Francesca, fuori corso Medicina e Chirurgia